Buonasera,
mi scuso per il ritardo con cui le rispondo.
Sulla base di quello che scrive non capisco se è stata diagnosticata la filariosi cardiopolmonare e con quali test comunque a prescindere questa malattia ha una terapia ben precisa (non a base di doxiciclina) e anche piuttosto complessa (dipende molto dalla fase del parassita, se già si sono formati gli adulti o ancora è in una fase di larva).
I leucociti hanno un range di riferimento e per basso dipende da cosa intende (occorre poi sempre osservarli al microscopio per capire se ci sono alterazioni morfologiche che possono far pensare ad esempio ad una infezione/infiammazione) e lo stesso vale per l’amilasi (diciamo che non è preoccupante se è bassa!). Discorso diverso invece per i granulociti eosinofili che non hanno un limite inferiore di riferimento per cui se sono anche pari a 0 non ce ne dobbiamo preoccupare (tra l’altro in corso di filariosi si alzano solitamente).
Spero di essere stata chiara
se ha degli esami può girarli alla mia casella di posta elettronica francesca.beribe@unicam.it
resto a sua disposizione
saluti
Dr.ssa Francesca Beribè