Intossicazione fegato gatto
Buongiorno, il mio gatto di quasi 7 anni ha una sospetta intossicazione da stella di Natale. Circa un mese fa sono iniziati episodi vomito e ha smesso di mangiare. Gli esami del sangue hanno evidenziato ALT 2338 (diluito – max 130) Fosfatasi 319 (max111) GGT 38 (max 4) Bilirubina 7 (max 0.9). Dopo 15 gg di Epato Pasta ha ripreso lentamente a mangiare solo umido e i valori sono un po’ scesi: ALT>1000, Fosfatasi 247, GGT 47 (aumentato), Biliribuna 6.6. A questo punto la vet ha aggiunto all’Epato una compressa di Ursacol al gg x 30gg. Gli ultimi esami dopo 25 gg di cura sono ALT 688 e bilirubina 14 (gli altri valori stanno scendendo ma non li ho sotto mano), sembra quindi che Ursacol non abbia fatto effetto. Il gatto ha di nuovo smesso di mangiare e mostra forte senso di nausea di fronte al cibo. Gli stiamo dando una compressa di Cerenia per la nausea ma non sembra servire. Vorrei sapere se potrebbe avere senso una cura antibiotica per sbloccare un’eventuale ostruzione biliare. Grazie
Va bene
continuate così come vi ha detto il collega con terapia specifica anche per le vie biliari e ci teniamo aggiornate
saluti
Buongiorno Dottoressa, volevo aggiornarla sulla situazione. Su suo consiglio ho fatto fare un'ecografia, il referto indica: fegato aumentato di dimensioni, parenchima disomogeneo. Vie biliari intraepatiche ed extraepatiche (dotto cistico e coledoco) tortuose e molto dilatate (3cm), spessore parete aumentato (25mm). Pancreas: lobo destro aumento delle dimensioni iperecogeno, aree anecogene diffuse nel parenchima.
Milza, Gastro-enterico, Linfonodi, Giandole surrenali, Reni e vescica tutti normali per ecostruttura dimensioni.
Diagnosi: Fegato compatibile con epatopatia cronica, non si può escludere neoplasia. Vie biliari: compatibili con processo infiltrativo infiammatorio/neoplastico. Pancreas: compatibile con pancreatite, non si può escludere neoplasia.
Il medico ha suggerito quindi ricovero d'urgenza 24h per reintegrare fluidi e riprendere l'alimentazione, sottolineando che la situazione è ovviamente grave e ci sono bassissime probabilità di ripresa. Il suo parere è che, vista la giovane età del gatto, vale la pena tentare e fare un esame citologico (fegato+pancreas) per verificare la neoplasia. Se fosse invece un'infezione procedere con una terapia antibiotica.
L'indecisione nasce dal fatto che il gatto è molto stressato e soffre molto lo stare in gabbia. Cosa ne pensa? Ci stiamo accanendo su una cosa impossibile o vale sempre la pena provare? Come mi accorgo se il gatto sente dolore?
Grazie mille. Saluti.
Buongiorno,
purtroppo il digiuno nel gatto è pericoloso e può aggravare molto questo tipo di sintomatologia per cui deve essere alimentato anche forzatamente con l'introduzione di un sondino.
Per il resto non so cosa dirle nel senso che le econgrafie e gli aspirati si eseguono routinariamente in pazienti svegli per cui valuti se è il caso di farlo fare ad un collega che accetta il fatto di eseguire ecografia e prelievi citologici senza addormentarlo ma le consiglio di non aspettare molto perchè sono già trascorsi troppi giorni.
saluti
Buongiorno, purtroppo la situazione pare peggiorare. Dopo tre giorni di fluidi il gatto non riprende a mangiare e secondo la vet comincia ad avere segni di disturbo neurologico. Ci hanno consigliato di riportarlo a casa e valutare a breve l'eutanasia. Sono molto demoralizzata e ho il sospetto che non sia stato seguito nel migliore dei modi. Ma non essendo io il medico non posso ovviamente giudicare, mi sembra solo strano che di fronte a valori così alti sia stato prescritto solo Epato (che fondamentalmente è un integratore) per le prime due settimane e solo più tardi 1cp di Ursacol che però da solo non è bastato a far scendere la bilirubina. Grazie in ogni caso del confronto.
(L'eco da sveglio non sembra potersi fare perché il gatto si agita, sbava, non sta fermo)
Buonasera,
l'eco non prevede la sedazione si fa tranquillamente con l'animale sveglio così come anche la citologia del fegato. Se il problema fosse alle vie biliari un esame del sangue completo potrebbe già darci una grande indicazione e la terapia prevede farmaci specifici non il cortisone che in quel caso potrebbe appesantire la situazione.
Saluti
Buonasera,
in questi casi può essere molto utile eseguire un esame citologico epatico (con un piccolo ago e in maniera eco guidata si prelevano delle cellule del fegato che poi vengono esaminate al microscopio). I valori sono davvero molto elevati in particolare quello della bilirubina che purtroppo a lungo andare può danneggiare i reni.
Mi tenga aggiornata
saluti