Nei giorni precedenti si è parlato molto dello scandalo dovuto alla presenza di carni equine in prodotti surgelati della Nestlé, presenza non indicata nell’etichetta dei prodotti.

Oltre 33 tonnellate di carne macinata, cotta e surgelata sono state poste sotto sequestro da parte dei Carabinieri del NAS, su disposizione del Ministero della Salute. Presso l’Istituto Zooprofilattico di Torino sono state effettuate le analisi volte alla ricerca di DNA equino nelle carni: i risultati sono stati tutti negativi, è tutta carne bovina, come indicato nell’etichetta.

La Nestlé aveva comunque già bloccato volontariamente la carne nei giorni scorsi, in particolare erano stati ritirati i Ravioli di Brasato e tortellini alla Carne Buitoni dove, a seguito di analisi interne, era stata rilevata la presenza di carne equina in misura superiore all’1%; le suddette carni non hanno mai lasciato i magazzini, ma l’azienda ha ritirato dal mercato il prodotto per ulteriori verifiche.

Ora inizia la seconda fase, che prevede la ricerca di farmaci, in particolare di fenilbutazone. Spiega Maria Caramelli, dell’IZS di Torino:

La prima azione prevede l’analisi di 200 campioni di prodotti e ricerca la presenza di DNA equino su preparati che non dichiarano la presenza di carne equina in etichetta. In particolar modo si tratta di campioni di carne macinata, hamburger, carne in scatola, tortellini, ravioli, cannelloni e lasagne. La seconda fase riguarda la ricerca di fenilbutazone, un antinfiammatorio il cui uso è vietato in medicina umana e su equini allevati per la produzione di carne. La ricerca viene condotta in questo caso su in carni equine e prevede l’analisi di 360 campioni.

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