Ben quindici tonnellate di alimenti sono stati sequestrati nel quartiere ardeatino di Roma dal Nucleo Investigativo Provinciale di Polizia Ambientale e Forestale.

Gli alimenti arrivavano dall’Asia, in particolare dal Bangladesh, ed erano privi dell?indicazione degli ingredienti fondamentali, le etichette, inoltre, non erano in gran parte riconducibili ai prodotti stessi e per di più erano facilmente rimovibili. I lotti di produzione non erano indicati, rendendo, dunque, impossibile la tracciabilità. Le condizioni di detenzione erano precarie e le date di scadenza non presenti o facilmente rimovibili.

Il sequestro è stato il risultato di controlli approfonditi della  Asl e dell’Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale.

Il sequestro riapre le polemiche sull’affidabilità dei prodotti che giungono dall’estero e che vanno a riempire gli scaffali dei negozi di cibi etnici, nonchè, a volte, le cucine dei ristoranti. Le condizioni di preparazione, trasporto e conservazione di questi alimenti sono abissalmente diverse, in molti casi, da quelle pretese in Europa e chi acquista cibo etnico non ha sempre la certezza di consumare alimenti privi di rischio per la salute. Fortunatamente nel nostro paese l’attenzione alla qualità e alla sicurezza degli alimenti è fortissima e, per ora, ci garantisce unaa buona tutela nei confronti di queste truffe permesse dalla globalizzazione e dall’importazione forzata.

Via | affaritaliani.it