I ricercatori del Kuopio University Hospital (Finlandia) hanno condotto un’interessante ricerca per valutare la differente incidenza delle patologie infantili, in particolar modo respiratorie, tra bambini che vivono a contatto con animali e non. Sono stati esaminati 397 bambini nati tra il 2002 e il 2005, provenienti dal centro e dall?est della Finlandia ed il risultato è stato che le patologie infettive che coinvolgono in particolare l’apparato respiratorio e le infiammazioni sono il 44% inferiori nei bambini venuti a contatto con animali (cani e gatti, per lo più).

La spiegazione ovvia è quella secondo cui un maggior contatto con polvere, terra e in generale  microbi portati dagli animali rafforzino a lungo andare il sistema immunitario dei bambini che dunque ricorreranno meno all’ausilio di antibiotici e ciò potenzierà ulteriormente le loro difese anticorpali.

Avere un cane o un gatto dunque, avrebbe un effetto sul sistema immunitario pari al gattonare a terra o al giocare con altri bambini all’aperto e risulterebbe positivo per lo sviluppo del bambino, non solo, come già si suppone a livello mentale ma a questo punto anche a livello fisico.

Ovviamente la situazione deve essere sotto controllo, penso con orrore alle troppe scene che immortalano bambini e animali che si dividono gioiosamente una ciotola d’acqua sotto lo sguardo di genitori compiacenti. Senza raggiungere questi eccessi, i risultati della ricerca ci convincono ancora di più della positività di donare ai nostri bambini la compagnia di un animale.

Via | eticamente.net