Da circa due mesi si sta verificando sulle coste dell’Adriatico una vera e propria moria di tartarughe marine.

Dal primo ottobre di quest’anno, infatti,  sono stati ben 170 gli esemplari di Caretta Caretta ritrovati senza vita sulle spiaggie, in particolare dell’Emilia Romagna, e la situazione non accenna a migliorare. Non si conoscono con certezza i motivi di un tale disastro ma l’ipotesi più accreditata è quella realtiva alla temperatura del mare, essendo le acque più calde di 2° rispetto alla media stagionale, le tartarughe non sarebbero migrate verso le coste africane e questo comportamento innaturale ne avrebbe, indirettamente, provocato il decesso a causa della ripresa della pesca e soprattutto, in questi giorni, delle fortissime mareggiate. L’aspetto che lascia sorpresi della vicenda, tuttavia, è che la strage non si limita alle nostre coste ma si estende anche a quelle della Croazia, della Slovenia e del Nicaragua.

La spiegazione relativa al clima, dunque, resta per ora un’ipotesi.

I responsabili della tutela di questi animali sono sgomenti soprattutto per il fatto che, con il loro impegno, la prolificazione e la colonizzazione delle spiagge italiane da parte di questi animali sono cresciute esponenzialmente e nessuno si apettava di dover fare i conti con un’epidemia di queste proporzioni, nonostante ciò comunque, si stanno adoperando per trovare una risposta certa anche effettuando necroscopie sui corpi restituiti dal mare e organizzando summit e tavoli di concertazione per mettere insieme le informazioni ottenute.

Possiamo augurarci che si venga a capo della questione in modo da riuscire ad impedire ulteriori decessi di questi straordinari animali, vi terremo aggiornati sugli sviluppi della vicenda.

Via | spiagge.corriere.it