Gli allevatori di suini di tutto il Bel Paese si sono incontrati a Roma in piazza Montecitorio, per portare sotto gli occhi di una classe politica forse un po’ distratta la propria testimonianza sulla realtà economica delle medio-piccole imprese.

Insieme alla Coldiretti gli imprenditori hanno manifestato anche al Brennero, comune da dove passano camion carichi di materie prime estere che competono sul nostro territorio con quelle italiane, inserendosi per giunta nelle filiere produttive di alimenti “made in Italy”. Sono ben 615 mila i maiali di allevamenti italiani declassati o svenduti a causa dell’introduzione di carne straniera solo nel 2013, di questo passo le nostre aziende agrozootecniche che hanno reso famoso in tutto il mondo il prodotto d’origine italiana saranno uccise dallo stesso “made in Italy” che tanto ci vantiamo.

l ministro delle politiche agricole Nunzia Di Girolamo ha sposato la causa della protesta, raggiungendo le bandiere gialle-verdi sul Brennero:

Occorre insistere specialmente per quanto riguarda la tracciabilità in modo tale da consentire agli agricoltori italiani di essere protetti. E anche i consumatori finali devono sapere da dove arrivano i prodotti e che cosa mangiano. Sono qui per esprimere la mia solidarietà per il grande coraggio di questi agricoltori.

 

Via | Corriere della sera