Un progetto ambizioso quello che verrà realizzato dalla Regione Marche con il cofinanziamento FEP (Fondo Europeo per la Pesca), si chiamerà  PappaFish e coinvolgerà 22 Comuni, 120 scuole, 10.000 alunni dall’asilo alla scuola superiore e ben 25 tonnellate di pesce azzurro proveniente dal Mare Adriatico. L’idea, concertata da più menti tra le quali Sara Giannini, Assessore regionale alla Pesca, Paolo Agostini, direttore del Centro Alberts, Barbara Zambuchini, biologa di Partners in Service è stata accolta in maniera entusiasta da numerosissimi operatori del settore ittico e dalle scuole che si sono subito mobilitate.

Il piano è organizzato in due fasi, nella prima almeno una volta alla settimana piatti a base di pesce verranno serviti nelle mense delle scuole, i piatti verranno rivisitati per renderli appetibili in particolare ai bambini, sempre più sospettosi quando si parla di pesce. Gli studenti saranno muniti di un foglio sul quale registreranno la loro impressione sulla bontà del piatto. La seconda fase comprenderà progetti in classe, laboratori, dibattiti, studi e realizzazione di lavoretti per creare una vera e propria cultura del pesce a km zero.

Nel corso dell’anno 800 menu di pesce verranno serviti e ciò rappresenterà un’importantissima svolta. L’idea infatti, non solo sarà utile agli studenti che troveranno nel piatto cibo sano e impareranno ad apprezzare anche quei pesci da sempre tipici della tradizione povera ma focalizzerà l’attenzione su un settore particolarmente vessato dalla crisi  eppure fondamentale quale quello ittico.

L’idea è intelligente e unica nel suo genere ed ha trovato apprezzamento anche tra i genitori degli allievi.

Possiamo augurarci che sia la prima di una lunga serie di iniziative volte a favorire il consumo locali di alimenti sani e che sia emulata anche in altre regioni d’Italia.

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