Il genere Giardia o giardiasi nel cane  (dal nome del biologo francese A. Giard) comprende diverse specie (G. duodenalis, G. agilis, G. muris, G. ardeae e G. psittaci) di protozoi flagellati a diffusione cosmopolita che infettano mammiferi (uomo compreso), rettili e uccelli. G.lamblia, nota anche come intestinalis o duodenalis, infetta sia l?uomo che la maggior parte dei mammiferi domestici e selvatici, tra cui anche il cane.
Il parassita è presente in due forme :
  • la ciste;
  • il trofozoite.

La prima costituisce la forma infettante del parassita che viene eliminata con le feci ; il trofozoite invece rappresenta la forma vitale flagellata che vive adesa alla superficie dell?intestino ( duodeno e digiuno specialmente). Gli ospiti e la sualocalizzazione sono: Intestino di molti mammiferi, uomo compreso, rettili ed uccelli.

GIARDIA O GIARDIASI NEL CANE – TRASMISSIONE E CICLO

La trasmissione della giardia nel cane avviene tramite l?ingestione di cisti provenienti da alimenti, terra, acqua contaminate. E? anche possibile l?infezione a seguito dell? ingestione di trofozoiti (espulsi in caso di diarrea), ma la loro capacità di resistenza nell?ambiente esterno è decisamente ridotta.

Una volta ingerite, le cisti raggiungono l?intestino dove si rompono e liberano i trofozoiti che velocemente cominciano a replicare per scissione binaria. I trofozoiti possono trovarsi liberi nel lume intestinale oppure adesi alla mucosa. Durante il passaggio attraverso il colon, i trofozoiti iniziano il processo di incistamento, in modo che con le feci venga eliminata nell?ambiente esterno la forma cistica già infettante per un nuovo ospite e resistente per lunghi periodi di tempo.

Il principale meccanismo patogenetico dei trofozoiti è imputabile alla distruzione dei villi della parete intestinale.

GIARDIA O GIARDIASI NEL CANE – SINTOMI E DIAGNOSI

La sintomatologia della giardiasi è molto variabile, esistono sia forme asintomatiche che forme clinicamente manifeste, soprattutto nei giovani che possono presentare diarrea acuta o cronica, disidratazione, dolori addominali, perdita di peso e ritardo nell’ accrescimento.

La diagnosi può essere:

  • Clinica : l’anamnesi e la sintomatologia consentono di formulare un sospetto di malattia; la conferma avviene solo tramite esami di laboratorio;
  • Di laboratorio: Esame coprologico a fresco, esame coprologico per flottazione, Test elisa, Ifa, Saggio immunocromatografico;
  • Post Mortem : negli animali, l’esame anatomopatologico permette di evidenziare un’enterite catarrale con atrofia dei villi ed ipertrofia delle cripte intestinali. L’osservazione al microscopio consente di evidenziare i trofozoiti adesi all’orletto a spazzola delle cellule epiteliali.

GIARDIA O GIARDIASI NEL CANE – PREVENZIONE E TERAPIA

Trattamento degli animali infetti e applicazione di rigorose norme igieniche per evitare la contaminazione di alimenti ed acqua. La prevalenza della giardia nel cane tra gli animali è elevata, sebbene questo organismo non venga rilevato così di frequente durante le indagini ambulatoriali. Questo potrebbe derivare dalla poca attenzione spesa alla ricerca del parassita durante le diagnosi differenziali, dal mancato riconoscimento dell’organismo patogeno, dall’utilizzo di metodi di analisi fecale non adeguati e dalla eliminazione intermittente nelle feci degli animali infestati. (Green C. Infectious Diseases of the Dog and Cat. Philadelphia, Pa: WB Saunders, 1998)

La terapia prevede l’utilizzo specifici prodotti per l’eliminazione del parassita, per maggiori informazioni contattate il vostro veterinario.

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