No macellazione , no importazione ed esportazione a fini alimentari, niente vendita e consumo della carne, o utilizzazione in spettacoli, manifestazioni pericolose, degradanti o contrarie alle esigenze della specie, si a maggior controllo attraverso una nuova anagrafe equina. Sono questi i punti fondamentali proposti dall’Onorevole Brambilla a tutela degli equidi.

La Brambilla sostiene che i cavalli e gli equidi in generale devono essere considerati a tutti gli effetti animali d’affezione, ne più ne meno di cani e gatti insomma e come tali devono essere tutelati. Con questa richiesta, depositata oggi alla Camera dei deputati l’Onorevole esplicita la volontà  della Federazione Italiana Associazioni Diritti Animali e Ambiente. In realtà la legge considera già i cavalli animali d’affezione oltre che da reddito ma ciò non ne impedisce lo sfruttamento, pertanto cancellare la visione del cavallo come animale “utile” potrebbe servire, secondo la Brambilla, a tutelare la specie.

Per quanto riguarda la commericalizzazione della carne, già diverse catene alimentari hanno bloccato la distribuzione di prodotti derivati dal cavallo, secondo la Brambilla questa è:

Una scelta etica importante, che si allinea con il sentimento della stragrande maggioranza degli italiani e che mi auguro sarà d’esempio anche per altre realtà

Vetclick ovviamente non può non essere d’accordo con la decadenza di ogni forma di sfruttamento degli animali, ma a mio parere tutelare il cavallo perchè considerato animale nobile, e non il bovino o il suino è un po’ un’ipocrisia, mi riserverò di cambiare idea se le prossime proposte riguarderanno anche altri animali, forse meno nobili, ma sempre meritevoli di rispetto.

Via| ilgiornale.it