Che cosa fareste se il vostro paese o la vostra città fosse devastata dalle radiazioni nucleari e il paesaggio che avete visto fin dall’infanzia iniziasse a morire inesorabilmente? Non è facile immaginare la propria reazione di fronte ad uno scenario così terribile.

E se aveste un’azienda costruita con la fatica e i sacrifici vostri di vostro padre e di vostro nonno piena di animali ai quali siete legati da affetto oltre che da interessi lavorativi? Fuggireste? Cerchereste di vendere tutto a qualsiasi prezzo e di rifarvi una vita?Interrogativi enormi ai quali però Tokue Hosokawa, 100 anni di allevatori di cavalli alle spalle, residente in un villaggio a 25 km dalla tristemente famosa centrale nucleare di Fukushima, ha risposto in maniera risoluta: è rimasto. Inizialmente nel villaggio molti erano rimasti, come lui, credendo alle rassicurazioni del governo, tuttavia, una volta che la gravità della situazione è stata messa in luce la maggiorparte dei nuclei famigliari si sono trasferiti in altri paesi o in città.

A differenza degli altri, nonostante il pericolo, le radiazioni e l’isolamento, l’uomo che ha allevato per una vita cavalli destinati in gran parte alle pubblicità e al mondo dello spettacolo per le loro eccezionali caratteristiche, non se l’è proprio sentita di abbandonarli ed ha continuato a seguirli adoperandosi per rendere la loro vita il più simile possibile a quella che era prima del disastro nucleare. Le autorità gli avevano intimato di abbattere gli animali ma Hosokawa ha fermamente sostenuto la teoria per la quale i cavalli vanno abbattuti se e solo se si ammalano di malattie infettive ed è rimasto fermo sulla sua posizione.

Il suo impegno e i rischi enormi ai quali si sottopone ogni giorno però, sembrano essere del tutto inutili, i cavalli non riescono a deambulare bene e stanno morendo rapidamente.

I famigliari di Tokue sostengono il padre, Miwa, ventisettenne figlio di Tokue, dopo aver lasciato il villaggio ed aver lavorato fuori per un periodo di tempo è tornato per dare una mano:

Non importa quanto tempo ci vuole, noi continueremo a lottare

I fatti però non danno loro molte speranze, nessuno vuole acquistare i cavalli e la famiglia Hosokawa non riesce più a sostenerli e ad assicurar loro la vita di un tempo, Tokue sfogandosi ha affermato:

Non possiamo dare a questi cavalli la stessa vita che avevano prima del disastro nucleare , e nessuno vuole comprarli. Non possiamo fargli fare una vita adatta a loro , ma se non ci riusciremo loro moriranno

Una lotta contro tutto e contro tutti dunque, possiamo solo sperare che alla fine ne sia valsa la pena.

Via | www.tehguardian.com