Da tempo immemore l’immagine del lupo è associata a paura ed odio, stereotipando l’animale in personaggi malvagi persino nelle favole, partendo da “Il Lupo e l’agnello” di Fedro e per finire con Cappuccetto Rosso.

I lupi hanno dato filo da torcere agli esseri umani, poichè essendo carnivori attaccavano (e attaccano) gli animali domestici allevati dall’uomo per sfamarsi e sopravvivere. Questa realtà non giustifica le uccisioni che nel territorio umbro e maremmano si stanno tristemente susseguendo, negli ultimi mesi gli esemplari uccisi ad opera di comuni cittadini sono otto, di cui tre solo nella scorsa settimana. Come se l’esecuzione di per sè non fosse sufficiente, i pastori macchiatisi di questo crimine hanno pensato bene di esporre i cadaveri in piazza come segno di ammonimento (da chi o da che cosa arduo capirlo). Il wwf ha proposto il progetto “Arma bianca”, che prevede di fornire dei cani da pastore Maremmani agli allevamenti colpiti dalla predazione dei lupi, questa razza canina accompagna da secoli i greggi.

Il Canis Lupus è catalogato nella Lista Rossa della IUCN in quanto specie minacciata, infatti esistono delle normative europee come Direttiva CE Habitat (92/43 del 21.5.1992) che sancisce:

Articolo 12

  1. Gli Stati membri adottano i provvedimenti necessari atti ad istituire un regime di rigorosa tutela delle specie animali di cui all’allegato IV, nella loro area di ripartizione naturale, con il divieto di:
  1. qualsiasi forma di cattura o uccisione deliberata di esemplari di tali specie nell’ambiente naturale;

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