L’Onorevole Ilaria Capua, medico veterinario e ricercatrice presente in parlamento tra le schiere di Scelta Civica, ha lanciato un’appello [che potete ascoltare a questo link] sulle ripercussioni a cui  il nostro Paese va incontro se venisse abolita la sperimentazione animale.

L’Unione Europea ha predisposto una normativa sulla protezione degli animali utilizzati a fini scientifici ovvero la direttiva 2010/63/UE, che è stata recepita senza nessuna modifica da ben 15 Stati membri dell’unione ad eccezione del nostro. Infatti il Governo italiano ha proposto il recepimento della direttiva con un decreto legislativo che ne irrigidisce ulteriormente i parametri concordati a livello europeo indebolendo il potere della ricerca italiana, che già arranca per la mancanza di finanziamenti.

Perseguendo lo scopo di impedire che il sistema scientifico biotecnologico e farmaceutico italiano si paralizzi, l’On. Ilaria Capua ha presentato lo scorso luglio l’Ordine del Giorno 9/01326/015 con il quale si oppone alla modifica della direttiva europea e la Camera lo ha accolto. Il decreto legislativo dovrà essere valutato dalla XIIa Commissione Affari Sociali e Sanità entro il 13 gennaio, in un momento particolarmente difficile per il nostro paese: in questi ultimi mesi si è fatto sempre più agguerrito il confronto tra gli animalisti ed i sostenitori della ricerca.

La polemica è sfociato anche in casi eclatanti come le minacce di morte ricevute da Caterina Simonsen, venticinquenne studentessa di Medicina Veterinaria che si era espressa favorevole alla sperimentazione, la ragazza è affetta da ben quattro malattie rare che l’avrebbero spenta all’età di nove anni se non fosse stata fatta ricerca sugli animali.

L’appello della dott.ssa Ilaria Capua trascende le polemiche che monopolizzano l’attenzione dei mass media, cercando di aprire gli occhi dell’opinione pubblica su quello che si prospetta per il nostro Paese:

Nel contesto attuale, rendere più restrittive le norme sulla sperimentazione animale (che già sono severissime e sviluppate il collaborazione con le lobby animaliste europee a tutela del benessere degli animali da esperimento) porrebbe la parola fine alla ricerca biomedica italiana, e offenderebbe tutti coloro si sono impegnati per anni nell?investire il loro tempo per migliorare la vita di tutti noi e dei nostri familiari, delegando questo nobile compito ai nostri competitor stranieri o ai cervelli che, nel frattempo, avremo obbligato a fuggire.

[…]

Siamo sicuri di voler rifiutare gli standard europei e giocare una partita di calcio difficile come questa con gli scarponi  da scii ai piedi ? sapendo di disperdere energie ed uscirne perdenti, e quindi facendo retrocedere tutto il Paese?

 

Via | chefuturo