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Pet Travel Scheme (PETS): novità per il Pet Passport in Europa

By 2 Settembre 2014 No Comments

La tracciabilità e la sicurezza per il trasporto degli animali da compagnia tra gli stati membri dell’Unione Europea è stata recentemente modificata con alcune migliorie, il Regolamento (CE) n. 998/2003 è stato abrogato in favore del nuovo Regolamento (UE) N. 576/2013 sui movimenti a carattere non commerciale di animali da compagnia.

Applicando le disposizioni della nuova direttiva viene ottimizzata l’efficienza del Pet Travel Scheme (PETS), infatti grazie al Pet Passport per i nostri piccoli amici a quattro zampe è possibile viaggiare in sicurezza, prevenire e diminuire la diffusione di malattie infettive trasmissibili anche all’uomo come la rabbia.

Una delle novità più rilevanti apportate col nuovo testo riguarda proprio la patologia dovuta al Lyssavirus, i giovani cani non potranno essere sottoposti alla vaccinazione antirabbica prima dei dodici settimane di età, di modo che si riduca il numero di cuccioli mal protetti trasportati in territorio europeo. Nel nuovo passaporto saranno inserite nuove pagine laminate per evitare ulteriormente i casi di falsificazione dei documenti di viaggio, inoltre accanto alla vaccinazione sarà aggiunta la validità entro la quale l’animale può essere condotto in sicurezza fuori dal proprio Stato membro.

“I cambiamenti miglioreranno il sistema rendendolo più sicuro e migliorerà la tracciabilità. La maggior parte dei proprietari di animali domestici che vogliono condurre il loro gatto, cane o furetto all’estero non vedrà alcuna differenza all’atto pratico”.

Il nuovo Regolamento è stato completato il 12 giugno del 2013, ma verrà applicato solo a partire dal 29 dicembre 2014. Se per il prossimo capodanno avete in mente di fare un viaggio all’estero assieme al vostro cane, gatto o furetto farete bene a leggere il REGOLAMENTO_576_2013.

Per maggiori informazioni sul Pet Passport è possibile rivolgersi al proprio veterinario, mentre per il rilascio del documento è necessario rivolgersi al Servizio veterinario di sanità animale della propria regione.

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