La prima reazione che caratterizza la maggior parte dei proprietari quando si pronuncia la parola Rogna è il panico. Sudore freddo, pupille dilatate e sguardo perso sono solo alcune manifestazioni tipiche di questi clienti che si sentono crollare il mondo addosso. Proprio per questo motivo è essenziale fermarsi un attimo e ridimensionare la questione.
La Rogna è una patologia ben nota e di facile diagnosi. Abbiamo le conoscenze e le armi giuste per combatterla e con delle semplici accortezze la si può gestire e debellare con facilità. Terminata questa doverosa premessa, approfondiamo l?argomento.
La Rogna è un?infiammazione cutanea provocata da Acari ed è fondamentale distinguerne le due principali forme:
  • Rogna Sarcoptica;
  • Rogna Demodettica.

ROGNA CANE: SARCOPTICA

Non ha un andamento stagionale e sono colpiti tutti i cani senza distinzione di razza o di età. Il contagio avviene quasi esclusivamente per contatto diretto con soggetti malati mentre più raro è quello ambientale che comunque deve essere tenuto in considerazione. Vista la natura della sua diffusione non è difficile riscontrarla in soggetti provenienti da realtà affollate come canili, pensioni ma anche tolette e competizioni sportive.

Il soggetto in questione è l?acaro Sarcoptes scabiei var. canis che scava gallerie, deposita uova, si nutre di detriti cutanei. Facendo ciò provoca i seguenti effetti:

  • LESIONI: Alopecia, eritema, escoriazioni e croste;
  • LOCALIZZAZIONE: Inizialmente le aree dove il pelo è più rado quindi orecchie, gomiti, pancia e petto. Successivamente può propagarsi al resto del corpo.
  • SINTOMO PIU? IMPORTANTE: forte prurito che esula spesso in lesioni secondarie da grattamento.

Bisogna prestare particolare attenzione a questa Scabbia del Cane in quanto si tratta di una zoonosi ed è pertanto trasmissibile all?uomo. Diventa quindi essenziale prendere le precauzione del caso, precauzioni che il vostro veterinario di fiducia potrà esporvi senza problemi.


ROGNA CANE: DEMODETTICA

Questa demodicosi anche detta rogna rossa, colpisce soprattutto soggetti debilitati. Il Demodex canis è infatti un acaro normalmente presente sulla cute dei nostri cani ed un efficiente sistema immunitario è in grado di tenerne sotto controllo la popolazione. Quando l?equilibrio si rompe, la sua proliferazione determina la comparsa della malattia.

Questa patologia parassitaria si può manifestare con una forma localizzata, meno aggressiva e di più facile risoluzione:

  • LESIONI: Da 2 a 4 aree alopeciche eritematose, con accenni di iperpigmentazione
  • LOCALIZZAZIONE: soprattutto sul muso
  • Generalmente non pruriginoso salvo il sovrapporsi d?infezioni secondarie.

ed una forma generalizzata, più grave ma comunque risolvibile.

  • LESIONI: Numerose aree alopeciche eritematose ed iperpigmentate. Frequenti lesioni secondarie e prurito.
  • LOCALIZZAZIONE: intere aree del corpo fino a ricoprirlo completamente.
  • Generalmente non pruriginoso salvo il sovrapporsi d?infezioni secondarie.

Quando quest?acaro prende di mira il piede si parla di PODODEMODICOSI. Questa forma si manifesta con combinazioni variabili di alopecia, iperpigmentazione, eritema, prurito, dolore, pustole e gonfiore. L?animale colpito tende a leccarsi la zona interessata e spesso, con l?aggravarsi della patologia può manifestare zoppia più o meno grave.

La Rogna Demodettica non è contagiosa per gli altri cani come non lo è nemmeno per l?uomo.

Ciascuna di queste infezioni parassitarie può fungere da apriporta per batteri e miceti. Spesso si osservano, infatti, infezioni secondarie sulle ferite da grattamento del cane con un sensibile aggravamento delle condizioni generali dell?animale. In questo caso si aggiungono sintomi come abbattimento, febbre ed anoressia. Senza contare che alcune di queste infezioni possono essere anche particolarmente maleodoranti come nel caso della Malassezia che molto spesso si accompagna alle patologie cutanee appena descritte.

Come in ogni patologia è importante effettuare una diagnosi precoce. Dare velocemente un nome e un cognome al nostro problema non solo è essenziale per impostare una corretta terapia ma anche per migliorarne la prognosi ed in alcuni casi persino i costi.

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ROGNA CANE: DIAGNOSI

La diagnosi per entrambe è abbastanza semplice e spesso la sintomatologia è già indicativa, ciononostante è importante eseguire una diagnosi di certezza andando ad inchiodare il diretto responsabile. La procedura in se è abbastanza rapida ed economica. Si effettua un raschiato cutaneo della zona interessata e se ne osserva il materiale ottenuto al microscopio. In base alle differenze morfologiche dell’acaro si capisce se e quale rogna dobbiamo combattere.

ROGNA CANE: TERAPIA

Ovviamente solo effettuata una diagnosi sapremo come impostare una corretta terapia. Inoltre ogni quadro clinico è un caso a se, soggettivo e strettamente legato alla storia dell’animale. Non è quindi raro che ci siano delle variazioni nella scelta delle molecole da utilizzare, nei tempi e nelle vie di somministrazione. Generalmente per entrambe si scelgono applicazioni Spot on, spugnature, compresse o un’associazione di queste. In caso di complicazioni batteriche può rendersi necessario aggiungere una terapia antibiotica.

Una differenza importante risiede nel fatto che quando ci si trova d’innanzi alla rogna Sarcoptica si rende necessario allargare il trattamento anche agli animali conviventi associata ad una buona sanificazione degli ambienti. Nella rogna demodectica ciò non si rende necessario e passa in primo piano la risoluzione delle patologie alla base della stessa e che ne hanno scatenato la sintomatologia clinica.

Come nella maggior parte delle patologie cutanee anche in questi casi è consigliabile l’uso di un collare elisabettiano per evitare che il quadro si complichi con lesioni da grattamento e da leccamento. Inoltre non scordiamoci di utilizzare i vari farmaci prescritti facendo attenzione alla sicurezza nostra e di chi ci circonda. Soprattutto nel caso di spugnature usare guanti in lattice, lavarsi bene le mani alla fine del trattamento e fare attenzione a dove vengono riposti i farmaci dopo l’uso.

Per concludere, non dobbiamo spaventarci d’innanzi a queste patologie. Il percorso verso la guarigione completa può essere lungo ma seguendo scrupolosamente le indicazioni del nostro veterinario e senza interruzioni premature della terapia i miglioramenti non tarderanno ad arrivare.