L’idrocefalo nel cane è una patologia che colpisce sopratutto cani di piccola taglia e razze brachicefale. Le razze maggiormente colpite dall‘idrocefalo nel cane sono il chihuahua, il carlino, il bulldog inglese, lo yorkshire, barboncino, volpino, pinscher e molte altre. L’idrocefalo nel cane non è altro che un accumulo di liquido cefalorachidiano all’interno del sistema ventricolare encefalico, che causa un aumento della pressione intracranica che scatena poi i sintomi clinici. Molte di queste razze pur sviluppando un idrocefalo lieve/moderato possono essere completamente asintomatiche, per questo è un reperto che ritroviamo spesso in Risonanza Magnetica. Naturalmente il discorso cambio se c’è una sintomatologia in atto.

IDROCEFALO NEL CANE: DI COSA STIAMO PARLANDO?

Abbiamo già detto che l’idrocefalo non è altro che un accumulo di liquido cefalorachidiano che causa un aumento di pressione a carico del tessuto nervoso circostante, causando un atrofia(diminuzione di volume) dello stesso. Il liquido cefalorachidiano o LCR è un liquido normalmente presente all’interno di alcune cavità encefaliche e del resto del sistema nervoso che ha una funzione protettiva nei confronti degli organi stessi. Una ostruzione nel drenaggio di questo liquido o un aumento di produzione possono causare questo accumulo dando appunto l’idrocefalo nel cane.

L’idrocefalo nel cane può essere sia congenito (presente dalla nascita) che acquisito (sviluppatosi nel tempo per altre patologie). Il più frequente è il primo che, se sintomatico, tende a manifestarsi già nelle prime settimane di vita dell’animale, causando una sintomatologia molto varia in base alla gravità della compressione.

Andiamo a vedere ora i sintomi dell’idrocefalo nel cane.

idrocefalo nel cane

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SINTOMI E DIAGNOSI

La massima espressione morfologica (di forma) che può essere visualizzata in un giovane cane affetto da idrocefalo è la cosiddetta “testa a pallina”. Infatti nei soggetti giovani, l’aumento della pressione intracranica può causare una deformazione delle ossa craniche (che sono ancora fragili) causando questa caratteristica forma sferica del cranio. In alcune razze oltre all’idrocefalo può essere presente la persistente apertura della fontanella, dalla quale in alcuni casi è possibile fare diagnosi per via ecografica, anche se l’esame delezione resta la risonanza magnetica.

I sintomi dell’idrocefalo nel cane quindi possono essere:

  • Testa sferica o marcatamente sviluppata;
  • Sintomi neurologici legati alla deambulazione o alterazione dei nervi cranici (valutabili con visita neurologica);
  • Crescita rallentata;
  • Depressione;
  • Barcollamento;
  • L’animale si fissa in un angolo;
  • Problemi di vista e di udito;
  • Testa ruotata;
  • Convulsioni.

Purtroppo la maggior parte di questi soggetti che sviluppano sintomi gravi dalle prime settimane di vita hanno una sopravvivenza piuttosto scarsa, quantificata in alcuni mesi. La diagnosi può essere fatta mediante l’ausilio della risonanza magnetica, che ci permette di valutare perfettamente lo stato endocranico (interno del cranio) dell’animale.

La terapia dell’idrocefalo prevede l’utilizzo di diuretici e corticosteroidi per cercare di ridurre la pressione intracranica, spesso con pochi risultati. In alcuni casi può essere valutata anche la chirurgia che si chiama Shunt Ventricolo-Peritoneale. Questa chirurgia prevede l’applicazione di un drenaggio esterno dall’encefalo fino all’addome (pancia) del cane. Naturalmente stiamo parlando di un intervento molto complesso che solo alcuni centri in italia possono eseguire.