Un milione e mezzo di cervi minacciano l’ecosistema del Regno Unito. La riproduzione di questi animali ha subito un massivo incremento favorito dal progressivo sterminio dei lupi operato dall’uomo, e, attualmente si pensa che, solo eliminando il 50% degli ungulati (750 mila capi),  l’habitat verrà tutelato.  Il Journal of  Wildlife Management ha pubblicato la ricerca di Paul Dolman, studioso dell’ University of East Anglia, il quale afferma che:

per evitare una vera e propria catastrofe ambientale bisogna sopprimere la metà della popolazione. In altri termini bisogna uccidere 750’000 cervi- in quanto- i cervi stanno attentando alla salute della vegetazione e della fauna dei nostri boschi, alcuni tra i più antichi del regno, inoltre, sono i principali responsabili della riduzione degli uccelli selvatici, in particolare di specie come usignoli e capinere. È un?emergenza che va affrontata necessariamente attraverso la promozione di una strategia di abbattimento che sia quanto più umana possibile

Le autorità competenti stanno valutando il da farsi e l’Rspca (Royal Society for the Prevention of Cruelty to Animals) ha chiesto che, per lo meno, si evitino agli animali inutili sofferenze durante le operazioni di abbattimento. Questa paradossale vicenda non è che l’ennesimo caso in cui l’uomo si pone al di sopra della natura per poi sopprimere violentemente i danni da lui stesso creati a discapito di specie prive di colpa. Una gestione più intelligente della fauna, forse, potrebbe evitare questi estremi.

Via| cdt.ch