In Florida meridionale si combatte contro un’infestazione di una delle specie più invasive al mondo: la lumaca gigante africana. Questi molluschi possono anche raggiungere le dimensioni di un ratto, e sono in grado di mangiare stucchi e intonaci.

Un precedente risale al 1966, quando un turista di rientro dalle Hawaii ne liberò tre in giardino: la Florida spese un milione di dollari e impiegò dieci anni a eliminare i 17.000 «discendenti» di quella famiglia. Per questo nei cinema, sugli autobus e sui cartelloni pubblicitari le autorità stanno chiedendo al pubblico di segnalare ogni avvistamento.

Nella contea di Miami ogni giorno viene catturato un migliaio di esemplari e, dal primo avvistamento nel settembre 2011, sono circa 117.000 le lumache catturate secondo il Dipartimento dell’agricoltura. Ogni lumaca può produrre 1.200 uova l’anno.

Denise Feiber, portavoce del dipartimento, spiega che adesso, con l’arrivo della primavera e con la stagione delle piogge attesa per i primi di giugno,  incontrarle sarà sempre più facile. Queste lumache attaccano oltre 500 specie conosciute di piante.

Mangiano praticamente qualsiasi cosa verde sul loro percorso.

I danni colpiscono anche i muri dei palazzi, visto che questi molluschi sono attratti da stucco e intonaci perché inghiottendo il calcio in essi contenuto rafforzano la propria conchiglia. In alcuni paesi caraibici, come sull’isola di Barbados, l’invasione provoca addirittura danni alle ruote delle macchine lungo le autostrade, a causa della durezza del guscio, e l’asfalto a volte è letteralmente ricoperto di bava ed escrementi.

Inoltre  il problema non è solo agricolo: le lumache africane sono infatti portatrici di vermi nematodi (Angiostrongylus cantonensis), dei parassiti che, contaminando i ratti, possono arrivare anche a contagiare l’uomo causando una grave forma di meningite tropicale, l’Angiostrongilosi.

Al momento non è ancora stata rintracciata l’origine di questa invasione, anche se dell’introduzione è sospettata una religione caraibica e dell’Africa occidentale di derivazione cattolica, la Santeria: in un gruppo di Miami, infatti, nel 2010 fu scoperto l’uso di queste grandi lumache per i riti. Si tratta, però, solo di un’ipotesi. Le lumache potrebbero essere anche state importate da un cargo, o nel bagaglio di qualche turista.

Via | corriere.it