Chissà cosa avranno provato i pescatori del peschereccio Polmar quando, tra il 14 e il 15 novembre, nelle acque a 20 miglia dalla costa di San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) si sono trovati davanti uno squalo lungo 5 metri.

Lo squalo manzo, del peso di 400 kg, è stato pescato con un metodo di doppie reti definito “all’americana” ed è stato portato a terra.

La scoperta ha lasciato sbigottiti non solo gli abitanti ma anche i pescatori e se proprio loro, abituati da una vita al mare, non hanno considerato il ritrovamento normale, c’è da credere che sia veramente raro, in questa zona dell’Adriatico imbattersi in esemplari di una simile mole. Gli archivi storici raccontano di qualche sporadica apparizione di squali più grandi delle locali verdesche come quella che nel 1999 coinvolse un peschereccio a largo di Giulianova, attaccato da un enorme squalo bianco.

La notizia dell’ultimo ritrovamento, ovviamente, ha fatto il giro della provincia e, grazie ai social network, ormai è divenuta di dominio pubblico, probabilmente il pesce è stato attirato dalle temperature particolarmente alte per la media stagionale, dunque, per la tranquillità dei bagnanti che ogni anno affollano le belle coste di San Benedetto del Tronto, possiamo tranquillamente parlare di un fatto isolato.

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