Si saranno ispirati ai famosissimi film di Spielberg i 2 scienziati spagnoli e quello francese che hanno deciso di tentare la clonazione dell’ ormai estinto stambecco dei Pirenei? Non possiamo saperlo con certezza ma indubbiamente, se riusciranno nell’impresa, diventeranno  molto famosi. Il progetto è più che ambizioso, gli studiosi infatti, non solo hanno ipotizzato di riuscire a clonare il bucardo, come è chiamato questo stambecco in Spagna, ma hanno ulteriormente alzato il tiro affermando che saranno capaci, grazie alle moderne tecniche scientifiche, di ottenere esemplari maschili da geni femminili.

Il patrimonio genetico disponibile, infatti, è solo femminile poichè non è stato possibile reperire geni maschili ma visti i traguardi ormai raggiunti dagli avvenieristici laboratori questo non dovrebbe più essere un problema. Lo stambecco dei Pirenei è estinto dal 6 gennaio del 2000 ed il governo della comunità autonoma dell?Aragona, la Federazione della Caccia e  il CITA (Centro per la Ricerca e Tecnologie Alimentari di Aragona) hanno deciso di unire le forze ed i fondi per cercare di riportarlo nei territori di origine.

Gli sviluppi di questa operazione sono intuibili, in caso di successo, infatti, si potrebbero presumibilmente clonare anche altre specie estinte  sfruttando sistemi di banche genetiche per gli animali attualmente a rischio ed evitandone così l’estinzione.

Pur essendo a favore del progresso scientifico, non posso non fare una riflessione su come l’uomo sia disposto a investire risorse e tempo per ri-creare, alla stregua di un Dio moderno, quello che egli stesso ha contribuito a distruggere con una serie di scelte dissennate ed una condotta discutibile priva di rispetto per l’ambiente e per gli altri esseri viventi di questo pianeta.

Piuttosto che clonarli una volta estinti, non sarebbe più semplice proteggerli?

Via | ambiente.ultimoranotizie.it