La tragedia è avvenuta a Campbell Beach, nel New South Wales (Australia), un gruppo di ragazzi si era riunito in spiggia per destreggiarsi tra le onde sulle tavole da surf, del tutto ignari di quello che da lì a poco sarebbe potuto succedere.

Zac Young, giovane di soli 19 anni, si trovava a 100 metri dalla costa, poco distante da uno dei suoi amici, anche lui in acqua. Improvvisamente si sente un tonfo nell’acqua e Zac scompare tra la spuma dell’oceano: uno squalo lo aveva attaccato, mutilandolo di entrambi gli arti inferiori.

Con grande coraggio e sangue freddo, l’amico che si trovava in acqua si è avvicinato al ragazzo ormai privo di sensi e l’ha trascinato sulla riva, dove gli altri hanno immediatamente contattato i soccorsi. All’arrivo tempestivo dell’ambulanza però Zac era già morto per arresto cardiaco. Secondo la ricostruzione fatta dalla polizia australiana e grazie al parere del medico legale, le ferite riportate sul corpo del giovane Zac indicano che abbia tentato di opporre resistenza al suo aggressore.

Lo squalo non è stato catturato.

Via | leggo.it