C’era una volta un’oca di nome Ottorino, che viveva felice in una fattoria in compagnia di tanti altri animali. Una notte, mentre tutti gli animali dormivano beatamente nei loro giacigli, una volpe, attirata dall’idea di un bello spuntino, entrò nel pollaio dove stavano Ottorino e i suoi amici. Nonostante la paura, Ottorino si comportò da vero eroe, scacciò la volpe e salvo i suoi compagni da morte certa, ma purtroppo perse la parte superiore del becco. I padroni, temendo per la vita della povera oca, che non riusciva più a mangiare, la portarono da un dottore che ebbe un’idea geniale: costruirle un becco tutto nuovo di rame! Ora Ottorino riesce perfettamente a mangiare e vive di nuovo felice e contento nella fattoria con i suoi padroni e i suoi amici animali.

Sembrerebbe una favola e invece non lo è, o almeno, non ancora. E’ la vera storia di un’oca di razza Tolosa e di un ingegnosissimo veterinario, il dottor Alberto Briganti, che, ormai un anno fa, ha salvato la vita di Ottorino costruendogli una protesi in rame su misura. La storia, però, non finisce qui perché da questa vicenda è nata la Fondazione “Becco di Rame” e il progetto di una fiaba che racconti ai bambini l’avventura a lieto fine di Ottorino e soprattutto gli insegnamenti che da questa possiamo trarre.

La fondazione ha due intenti:

  • cura e recupero degli animali selvatici in difficoltà 
  • supporto al mondo dello sport per i disabili

A proposito di questo secondo punto, come si legge nel sito della Fondazione:

La Fondazione, oltre a diffondere i valori contenuti nella favola e ad esaltare quelli presenti nel mondo dei disabili, vuole sostenere il loro mondo sportivo con iniziative e aiuti economici per permettere loro una vita normale. Questi giovani atleti devono vedere nello sport un’altra grande opportunità   di vita. Becco di Rame sarà  quindi per loro una vera conferma che, nonostante le difficoltà, il valore del loro impegno supera tutti gli stili di vita che per noi sembrano normali e che sono loro le persone veramente speciali che affrontano e vincono gare sportive e le grandi sfide che la vita gli riserva. Il personaggio Becco di Rame dimostra nella favola, cosi come i disabili nella vita, che, dopo incidenti così gravi, si possa essere migliori di prima e vuole diffondere questo valore. Becco di Rame rappresenta un giusto esempio per il genere umano che al momento affronta una fase di grave degrado dal punto di vista sia fisico che morale.

Impegnato a diffondere i valori della sua Fondazione in scuole e ospedali, il dottor Briganti auspica la candidatura di Ottorino come mascotte delle Paralimpiadi di Rio 2016. Questo potrebbe essere il finale perfetto di una già bellissima storia.