In Parlamento nell’ultima settimana si è discusso delle numerose mozioni, presentante dai politici italiani, sulla tutela del benessere animale per il semestre di presidenza europea dell’Italia.

L‘Onorevole Paolo Cova, medico veterinario eletto deputato nella schiera del Partito Democratico è intervenuto nell’Aula di Montecitorio riproponendo una tassa per i proprietari di cani e gatti non sterilizzati, di modo da sfavorire la cattiva pratica di non sterilizzazione e contribuire con i soldi ricavati al sostentamento delle strutture che si occupano di amici a quattrozampe senza dimora.

“Chi non sterilizza il proprio animale da compagnia o chi non provvede a una opportuna sistemazione delle cucciolate, rischiando così di aumentare il fenomeno del randagismo, dovrà contribuire economicamente, attraverso il versamento di contributi, al sostegno degli enti locali che in questo modo possono mantenere i canili”.

Il deputato è fermamente convinto su quale sia il centro nevralgico del caso randagismo, ovvero la prevenzione:

“Dobbiamo assolutamente intervenire sulle cucciolate: il randagismo si combatte così. La prevenzione è meglio della cura. Dunque, il proprietario deve sterilizzare il proprio animale, per evitare gli abbandoni che vedono il loro picco subito dopo Natale, perché non c’è una vera cultura del benessere animale. Il benessere animale stabilisce l’importante rapporto tra uomini e animali. Ricordiamoci che l’Unione europea li consideri esseri senzienti. Ecco perché è importante accrescere, a partire dai più giovani, il concetto di proprietà responsabile degli animali, che se non viene capito completamente porta, appunto, ai fenomeni di randagismo, ancora fin troppo presenti in Italia e in moltissimi paesi dell’Ue”.

Via | anmvioggi