I cani hanno delle capacità intellettive e di apprendimento che spesso nella vita domestica accanto all’uomo non vengono sfruttate completamente, come invece avviene per i cani impiegati in attività socialmente utili.
Ho deciso di approfondire questo lato poco conosciuto dei nostri amici a quattro zampe, per capire come questa meravigliosa specie animale possa essere eclettica, capace sia di cercare persone disperse sotto le macerie che di rincorrere una pallina nel parco o passare la serata sul divano.
Per fare questo ho chiacchierato con Giovanni Fancellu, responsabile dell’Unità Cinofila della Misericordia di Antignano (LI), che mi ha spiegato in cosa consistono le loro attività e chi sono i cani che lavorano per il bene della comunità.

Giovanni ci spiegheresti che cos’è un’unità cinofila?

L’unità cinofila è l’insieme inscindibile tra l’uomo e il proprio cane. Ci tengo a precisare questo punto perché molte persone con cui mi sono confrontato pensano che noi addestriamo i cani per poi prestarli a questa piuttosto che quell’altra associazione. Questo è profondamente sbagliato, l’attività dei cani viene sempre svolta assieme ai loro proprietari, non possono essere separati da essi. Il nostro è un lavoro di squadra, non addestriamo solo il cane ma l’unità, quindi anche il proprietario. Ogni singolo allenamento è mirato alla preparazione del binomio uomo cane.

Qual é il tuo lavoro all’interno dell’Unità Cinofila e come hai conosciuto questo mondo?

Faccio parte dell’unità cinofila da cinque anni e dagli ultimi tre ho il cane operativo, mi sono avvicinato a questo ambiente nel 2010, quando facevo il cartografo in un altra unità di ricerca senza cani. Adesso sono responsabile del Nucleo Cinofilo della Misericordia di Antignano, mi occupo di preparare e allenare l’unità cinofila. Sia io che i miei colleghi siamo tutti volontari, questo non è il nostro vero lavoro, ogni giorno che impieghiamo nella preparazione e nell’addestramento dell’unità è esclusivamente volontariato. Proprio per questo sono contento di parlartene in modo da far conoscere questo settore a più persone possibili. Purtroppo le unità cinofile emergono sui media solo quando accadono catastrofi come terremoti o crolli, ma in realtà questi sono eventi eccezionali. La maggior parte del nostro lavoro è la ricerca nel bosco, ci occupiamo di persone che perdono la strada di casa o malati di Alzheimer, il nostro operato quindi avviene anche in circostanze meno gravi e più comuni di quello che trapela dalla televisione.