La Cat Scratch Disease (malattia da graffio di gatto),definita anche cat scratch fever, è una zoonosi causata da Bartonella henselae e veicolata dal gatto.

MALATTIA DA GRAFFIO – EPIDEMIOLOGIA

La malattia da graffio di gatto ha una diffusione mondiale. La pulce del gatto, Ctenocephalides felis, ha un ruolo importante nel mantenimento dell?infezione, in quanto funge da vettore e infetta l?animale attraverso il pasto di sangue. Il gatto, a sua volta, trasmette il batterio all?uomo attraverso graffi o morsi. La trasmissione della malattia tramite la pulce infetta all?uomo è ad oggi controversa.

MALATTIA DA GRAFFIO – SINTOMI NEL GATTO

Il gatto è il serbatoio tipico dell?infezione ed è generalmente asintomatico; può ospitare Bartonella henselae nel circolo ematico per mesi o anni senza presentare segni di malattia. La presenza dell?agente infettivo, che si localizza negli eritrociti o nei macrofagi, non determina una risposta immunitaria sufficiente per la sua eliminazione. Naturalmente, rispetto a quelli domestici,i gatti randagi sono più esposti all?infezione e, quindi, maggiormente coinvolti nella sua trasmissione. Essa non è da confondere con l?emobartonellosi felina la quale determina una patologia grave nel gatto ed è causata da Mycoplasma Haemofelis.

MALATTIA DA GRAFFIO – SINTOMI NELL’UOMO

La malattia da graffio di gatto è una delle più comuni cause di linfoadenopatia nei bambini e negli adolescenti. Il 90% dei soggetti colpiti riferisce di aver avuto contatti con gatti, ma la patologia può essere correlata anche all?esposizione a cani, scoiattoli, capre oppure a oggetti infetti, come filo spinato, spine eccetera. Ha un periodo di incubazione medio di una settimana, variabile da 2 a 10 giorni.

Come può manifestarsi:

  • Ingrossamento linfonodi regionali con disposizione monolaterale (in genere ascellare,epitrocleare,cervicale,sottomandibolare o inguinale),che talvolta possono andare incontro a suppurazione;
  • Comparsa dopo 3/10 giorni dal graffio o dal morso, di una lesione papulosa, pustolosa di pochi millimetri di diametro;
  • Febbre elevata;
  • Cefalea;
  • Malessere;
  • Anoressia e perdita di peso;
  • Aumento di volume della milza;

Tra le manifestazioni meno comuni si annoverano: sindrome oculoghiandolare o di Parinaud o manifestazioni neurologiche.

Ecco poche semplici regole che gli amanti dei gatti dovrebbero seguire e conoscere per evitare situazioni spiacevoli:

  • Effettuare ai gatti una protezione antiparassitaria efficace, tutto l’anno; evitando l’infestazione da pulci, verrà meno il vettore della malattia;
  • Evitate di insegnare ai vostri gatti di giocare con le mani;
  • Evitate qualsiasi attività che possa comportare manifestazioni di aggressività da parte dell’animale e quindi scatenare una sua reazione;
  • Qualora si venga morsi o graffiati, lavare bene la zona e disinfettarla;
  • Non permettete che il gatto vi lecchi su ferite o lesioni della pelle;
  • Consultate il medico se, dopo un morso o un graffio, si sviluppa un’infezione localizzata (con gonfiore e pus) o notate altri sintomi ,come febbre, mal di testa, stanchezza o ingrossamento dei linfonodi.

L’articolo è a cura della Dr.ssa Alessandra Statelli, Medico Veterinario.

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